Cari amici,
mi accingo a scrivere la lettera del mese di agosto, ma sento di dedicare ancora un momento al sentimento di pietà umana che ha colpito tutti noi per la improvvisa scomparsa del RIPE Sam Owori, un uomo mite che avrebbe rappresentato, al vertice mondiale della nostra Associazione, una nazione, l’Africa, molto amata dal servizio rotariano: sono le sue parole ad Atlanta nel discorso di saluto. In questo triste frangente, in qualità di Governatore, ho ricevuto attestazioni di cordoglio e di compartecipazione al lutto da parte di molti soci, che qui ringrazio per la squisita sensibilità, ma voglio anche a tutti riportare i ringraziamenti della moglie Norah cui sono andate le mie condoglianze a nome dell'intero Distretto.

Fra qualche giorno conosceremo il nome del Presidente Eletto che gli succederà, come pure conosceremo il nome del Presidente Internazionale per l'anno 2019-2020, e questo ci riporta a pensare alla ruota che gira: la nostra ha ormai iniziato un altro giro ed il motto di questo anno è particolarmente chiaro nel motivarci a realizzare cose significative, che possano davvero incidere sulla vita delle persone, cambiandola in meglio.

Non ho difficoltà a dirvi che finora è stato un percorso ad ostacoli e che solo ora posso dare per definiti alcuni adempimenti necessariamente sospesi per la preparazione della visita del Presidente Internazionale.
Adesso possiamo tutti insieme intraprendere le iniziative che nel nostro anno faranno la differenza: esse sono molteplici e diversificate, tutte belle e degne di nota. La differenza la fanno le tante iniziative assunte dai Rotariani lavorando in squadra, attività da presentare all'esterno della nostra organizzazione, ai nostri partner ed al mondo intero, che ci consentono di rispondere non solo alla domanda "che cosa è il Rotary?", ma di dimostrare "cosa fa il Rotary".

Vi comunico con piacere che abbiamo avuto 17 richieste di Sovvenzione Distrettuale, tutte con consistente compartecipazione di Club e diverse sono le ipotesi che potrebbero trovare operatività in progetti, da assistere con sovvenzioni globali, che mi auguro vengano presentati in tempi brevi. Come ho già avuto modo di dire al SIPE ed all’Assemblea, metterò il servizio al centro del mio impegno come Governatore, confidando nell'apporto franco e leale di tutti Voi e nell' indispensabile supporto della Squadra.

Nel calendario rotariano Agosto è il mese dedicato all'effettivo ed alla costituzione di nuovi Club e, per quanto riguarda l'effettivo, sappiamo che è una delle attività che consente, realizzando gli obiettivi prefissati, di ottenere l'Attestato Presidenziale: questo è un onore che mi auguro tutti i Club cercheranno di ricevere in questo anno rotariano, perché i Club Rotary, Rotaract ed Interact, ottenendo l' Attestato, non solo avranno rafforzato il Rotary ed il Distretto ma vedranno riconosciuti i loro sforzi nel fare la differenza nelle comunità e nel mondo.

Con questa lettera Vi mando l'approfondimento del tema del mese scritto dal socio Mario Virdis, componente della Commissione Distrettuale Comunicazione per la Rivista Nazionale. Vi allego inoltre il messaggio di Agosto del Presidente Internazionale Ian Riseley, che Vi prego di leggere.

Agosto è il tradizionale periodo di ferie estive per la maggior parte di noi, quindi colgo l'occasione per augurare a tutti BUONE VACANZE!


Con un grande abbraccio, Forza Paris!

 

 

 

 

 

AGOSTO: MESE DEDICATO DAL ROTARY INTERNATIONAL ALL’EFFETTIVO E ALLO SVILUPPO DI NUOVI CLUB


Cari amici,
Agosto è il mese tradizionalmente dedicato, almeno in parte, alle ferie. Nel Rotary siamo tutti professionisti o imprenditori impegnati nelle varie attività, e nel mese di Agosto, seppur lontani dai nostri uffici, abbiamo la possibilità non solo di migliorare le relazioni amichevoli con altri rotariani, ma anche di fare nuove conoscenze utili: avvicinare, per esempio, altri professionisti (potenziali nuovi soci) a cui parlare di Rotary, dando una mano in questo modo a sviluppare l’Effettivo e l’Espansione.
Noi professionisti rotariani conosciamo bene la logica che governa sia le strutture societarie che quelle associative: senza il mantenimento e la crescita dell’effettivo lo scopo sociale non può essere raggiunto. È una inderogabile legge naturale: chi non si rinnova, chi non cresce, è destinato all’estinzione.
Quando siamo entrati a far parte della grande famiglia del Rotary, lo abbiamo fatto non solo per condividere l’amicizia con altri rotariani, ma anche per mettere insieme la comune volontà di servire: per cercare di realizzare un mondo migliore con la condivisione, favorendo l’interscambio generazionale, senza limitazioni o preclusioni di razza, sesso, fede religiosa o politica, nell’intento di contribuire a realizzare il grande sogno del raggiungimento della pace nel mondo. Partendo da questi ideali risulta evidente, quindi, che ciascuno di noi deve ritenersi impegnato anche ad ampliare la compagine del proprio Club e, nell’intento di dare maggiore copertura rotariana al territorio che risultasse carente, dare il proprio contributo a far nascere e sviluppare nuovi Club. Lo sviluppo dell’effettivo deve rappresentare l’impegno più importante di ogni rotariano.

Il R.I. assegna all’Espansione dei club nel mondo un’importanza prioritaria. Sviluppare l’effettivo, però, non significa semplicemente far “crescere numericamente” il Club, ma farlo “crescere qualitativamente”! Non è il semplice aumento del numero dei rotariani che può migliorare il servizio del Rotary nel mondo! La nostra associazione più che di grandi numeri necessita di numeri di buona qualità! Selezioniamo, dunque, dei “nuovi soci” che abbiano già interiormente le qualità che caratterizzano il rotariano: essere dei leader con provata capacità e disponibilità al servizio, dotati di spiccata sensibilità, etica, tolleranza e serietà indiscusse. Oltre l’aumento dell’effettivo del proprio Club, l’altra sfida qualificante è la costituzione, la nascita di un nuovo Club. Quando ci accorgiamo che in alcune zone del territorio dove operiamo ci sono professionisti e imprenditori validi, che per ragioni diverse (lontananza, categorie già coperte, etc.) troverebbero difficoltà ad entrare nel nostro Club, proviamo a pensare alla possibilità di costituirne uno nuovo. Fare da “Padrini” alla nascita di un nuovo Club è una sfida stimolante, che ci darà grandi soddisfazioni. Non solo migliorerà la presenza rotariana, ma ci consentirà di realizzare, magari insieme, nuovi progetti di servizio. Qui, se mi consentite, vorrei fare una breve considerazione. Il nuovo Club non deve mai nascere per sedare malumori interni nati nel club, oppure per ‘rimediare’ a mancati accoglimenti di soci nel Club padrino: ricordiamoci che il primo valore irrinunciabile nel Rotary è l’amicizia.

Un’ultima considerazione sul tema del mese. Quando facciamo entrare un nuovo socio nel Club, il nostro compito non è ancora finito. Reclutare nuovi soci è importante, ma è altrettanto necessario mantenerli attivi nella compagine sociale. Una volta messo il distintivo, il cammino del nuovo socio è appena iniziato; tutti noi (a partire dal Socio-Padrino) dobbiamo fare di tutto per impegnarlo nel Club e per fargli amare il Rotary, coinvolgendolo subito nei progetti portati avanti. Solo così il nuovo socio si sentirà apprezzato e, con gioia, riverserà sui progetti del Club la sua energia ed il suo entusiasmo, in quanto si sentirà motivato. In questo modo avremo soci attivi, felici di essere diventati rotariani.
Prima di chiudere questa mia riflessione mi unisco all’invito fatto a tutti noi dal nostro Governatore Salvina, ricordandovi che l'effettivo è quell’importante attività che consente ai nostri club, realizzando tutti gli obiettivi prefissati, di ottenere l'Attestato Presidenziale. Tutti i Club Rotary, Rotaract ed Interact, ottenendo l’Attestato, non solo avranno rafforzato l’organico del loro club e di riflesso il Distretto ed il R.I., ma potranno orgogliosamente dire di essere riusciti nell’intento di “Fare la differenza nelle Comunità e nel mondo intero”.

Grazie, amici, dell’attenzione e…Forza Paris!

Mario

 

 

Messaggi del Presidente

Ian H.S. Riseley

Presidente 2017-18

 

Agosto 2017

Quando qualcuno Vi chiede "Cos'è il Rotary?" cosa rispondete? Penso che tutti abbiamo avuto un'esperienza con questa domanda ingannevolmente semplice e ci siamo ritrovati stranamente senza risposta. Anche i migliori oratori tra noi hanno difficoltà a catturare l'essenza della nostra organizzazione in poche semplici frasi.

Come organizzazione, il Rotary ha sempre avuto difficoltà a trasmettere la portata del nostro lavoro: non solo cosa facciamo, ma come lo facciamo e il valore del nostro contributo al mondo.

Come contabile, a me piacciono i numeri. Funzionano in tutte le lingue e spesso possono comunicare informazioni complesse in modo più efficace delle semplici parole. Per questa ragione in questo anno rotariano vorrei chiedere a ogni club di fornire alla sede centrale del Rotary due cifre: l'ammontare di fondi, in contante e donazioni in natura a favore dell'azione umanitaria e il numero di ore di lavoro espletate a nome del Rotary.

Affinché queste cifre siano utili, occorre che siano accurate. Ciò significa che, a cominciare da oggi, dobbiamo tenere traccia in modo accurato delle ore e dei fondi spesi dai nostri club per il service.

Il modo più semplice per i club di fornire informazioni alla fine dell'anno sarebbe di immetterle ogni mese in Rotary Club Central – un tool completamente ridisegnato per essere molto più utile e facile da usare rispetto al passato. Se, per qualche ragione (ad es. limitato accesso internet), il Vostro club non è in grado di connettersi a Rotary Club Central, contattate il Vostro governatore, che si assicurerà di inoltrare le Vostre informazioni in altri modi.

Desidero reiterare che l'obiettivo di questo sforzo non è di ottenere dati più notevoli o impressionanti. Non ci saranno delle gare, dei riconoscimenti o altro uso pubblico dei dati riportati dai singoli club. L'obiettivo è di avere numeri accurati e affidabili, che potremo presentare con fiducia nel nostro lavoro di immagine pubblica, nei materiali per l'effettivo e ai nostri partner – numeri sostenuti da dati specifici, a livello di club, che rispondono non solo alla domanda "Cos'è il Rotary?", ma anche alla domanda "Cosa fa il Rotary?".

Credo fermamente che con questi numeri, saremo maggiormente in grado di dimostrare il valore del motto Il Rotary fa la differenza – che col tempo ci consentirà di fare anche una maggiore differenza, per più persone, in ulteriori modi, più che mai.

Torna Indietro

“Il Rotary è uno stile di vita. Uno stile di vita buono, naturale, completo e pieno di amicizia. Il mondo è pieno di potenziali rotariani, ce ne sono molti che mi stanno ascoltando. Amico mio, se tu hai nel cuore amore per il prossimo, tu sei un potenziale rotariano”

Paul Harris — Convention di Boston 1933