Care Amiche, cari Amici Rotariani,

Paul Harris, a chiusura dell’autobiografia “La mia strada verso il Rotary”, scrive: “Che il Signore possa oscurare alla mia vista i difetti degli uomini e delle nazioni ed illuminare invece le loro virtù”.

Il momento storico che stiamo vivendo, aperto alla globalizzazione ed alle migrazioni, rende quanto mai attuale questa esortazione a privilegiare le virtù delle nazioni rispetto ai loro difetti. Il richiamo alla comprensione mondiale per noi rotariani assume un significato ancora più profondo. Il 23, infatti, tutti i Club sono chiamati a festeggiare il 111° anniversario della fondazione, ricordando Paul Harris ed esaltando la sua originale idea di “Servire in amicizia, al di là di ogni interesse personale”.

Il mondo da quel 23 febbraio 1905 ha visto guerre disastrose e ricostruzioni miracolose, disastri e morte, ma anche l’azione silenziosa e altruistica di moltissimi. E’ questo il mondo migliore in cui il genere umano può vivere? Se guardiamo al terrorismo, alle guerre, ai genocidi spinti da differenze etniche e religiose, il quadro non è incoraggiante. Ma vogliamo lasciare andare le cose al loro tragico destino?

Siamo chiamati a operare, pur con i nostri mezzi limitati, per cambiare in meglio.

Non è un’impresa facile, ma noi Rotariani abbiamo l’obbligo di praticare l’ottimismo della volontà e, per quanto il percorso sia difficile e impervio, dobbiamo provare, non dobbiamo lasciare nulla d’intentato. Ogni progetto portato avanti per alleviare fame e povertà, è un passo avanti verso la pace. Ogni progetto realizzato per ridurre le malattie, per aumentare l’alfabetizzazione, per aiutare i meno fortunati è un contributo alla convivenza pacifica. La forza del Rotary risulta dalla sua internazionalità e dall’incredibile diversificazione dei progetti che in tutto il mondo pensano e realizzano i rotariani. Ciò costituisce oltre che un punto d’orgoglio anche quel diverso valore che ci contraddistingue da altre associazioni.

In migliaia, da tutto il mondo, il prossimo 30 Aprile, in piazza San Pietro, alla presenza di Papa Francesco, testimonieremo i nostri valori e la nostra capacità di “essere dono nel mondo”.

Amici, so di chiedervi un particolare impegno, ma credo che in queste occasioni sarà importante poter dire "c’ero anch’io", perché il Rotary è soprattutto condivisione.

Un caro saluto

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“Il Rotary è uno stile di vita. Uno stile di vita buono, naturale, completo e pieno di amicizia. Il mondo è pieno di potenziali rotariani, ce ne sono molti che mi stanno ascoltando. Amico mio, se tu hai nel cuore amore per il prossimo, tu sei un potenziale rotariano”

Paul Harris — Convention di Boston 1933