L’HappyCamp ha un grande valore che lo rende unico: un’esperienza di convivenza tra persone, al di là di chi – secondo standard convenzionali – viene qualificato come disabile e chi come normo-dotato. Nei giorni dell’HappyCamp i rotariani, rotaractiani e interactiani non vengono selezionati come “assistenti” degli ospiti per le loro qualifiche professionali (es. psicologo, psichiatra, medico, etc.). L’HappyCamp non vuole essere un campo professionale. L' ambizione è
quella di dimostrare come sia possibile la convivenza tra le persone, i cuori e le intelligenze che stanno dietro il disabile e/o il normo-dotato. Il messaggio che vuole darsi attraverso l’esperienza dell’HappyCamp è quello di abbattere i classici pregiudizi sociali e culturali che – ahimè – ci tengono lontani dal meraviglioso mondo di umanità di cui ogni singolo disabile è normalmente portatore sano

Stato Progetto: Completato
Inizio Progetto: 01-07-2018 Fine Progetto: 30-06-2019
Numero volontari stimati: 30 Numero volontari conseguiti: N.D.
Numero ore volontarie stimate: 96 h Numero ore volontarie conseguite: N.D.
Contributi in contanti stimati: N.D. Contributi in contanti conseguiti: N.D.
Sovvenzioni Distrettuali: 7000 € Sovvenzioni Globali: N.D.
Area di Intervento: Combattere le malattie
Azione del Progetto: Azione Giovanile

“Il Rotary è uno stile di vita. Uno stile di vita buono, naturale, completo e pieno di amicizia. Il mondo è pieno di potenziali rotariani, ce ne sono molti che mi stanno ascoltando. Amico mio, se tu hai nel cuore amore per il prossimo, tu sei un potenziale rotariano”

Paul Harris — Convention di Boston 1933