In un articolo del “Corriere della Sera” di venerdì 7 giugno 1963, pag.3, Indro Montanelli raccontava:

“Per la Sardegna l’anno della “grande svolta” fu il 1946 e a provocarla non fu la politica, ma la chimica. La Fondazione americana Rockefeller aveva deciso di tentare un esperimento integrale di disinfestazione dalla malaria col D.D.T. in un bacino chiuso del Mediterraneo, e aveva scelto Cipro. I quadrimotori erano già in viaggio con il loro carico, quando un esponente sardo del partito liberale, Raffaele Sanna Randaccio, riuscì in extremis a convincere il comando alleato a dirottarli sulla sua isola. Non so a quali argomenti ricorse. Forse bastarono le statistiche. Quell’anno, di malaria, c’erano stati settantacinquemila nuovi casi. Il flagello dilagava. Gli uomini della ‘Rockefeller’ riconobbero lo stato di emergenza e gli concessero la priorità. Su due piedi fu costituito un Ente regionale per la lotta  antianofelica o E.R.L.A.A.S”.

Nel giro di 4 anni la Sardegna fu liberata da questa afflizione e nei suoi stagni tornarono i Fenicotteri rosa.

Raffaele Sanna Randaccio è stato socio fondatore del Rotary Club Cagliari nel 1949-1951, e Governatore del Distretto 2080 Roma-Lazio-Sardegna del Rotary International nell’anno 1959-1960 ed è quindi per tutti i rotariani del Distretto e per quelli della Sardegna a  maggior ragione, motivo di grande orgoglio e soddisfazione ricordare questo fondamentale contributo dato da un amico rotariano attivo ed attento alla sua terra ed ai suoi cittadini alla liberazione da questo male endemico che tanto dolore e tante vittime ha provocato.

Il percorso professionale e di servitore dello Stato di Raffaele Sanna Randaccio è peraltro molto ricco e impegnativo sia come avvocato che come uomo politico attento al sociale.

Nominato consultore regionale della Sardegna (9 aprile 1945) per il Partito Liberale Italiano, entrò a far parte della commissione per la redazione dello statuto regionale e fu confermato nella nuova consulta dell'8 ottobre 1946, ricomposta sulla base del voto espresso alle elezioni per la Costituente, segnalandosi per una decisa apertura al regionalismo. Nella successiva consultazione politica del 18 aprile 1948 fu eletto senatore e sedette in Parlamento per tutta la I legislatura (8 maggio 1948 - 24 giugno 1953 rivestendo la carica di segretario del gruppo liberale. Membro della giunta consultiva per il Mezzogiorno, fece parte di varie commissioni e del Consiglio d'Europa. Consigliere comunale di Cagliari per tre mandati consecutivi (dal 1946 al 1960), sedette poi nell'assemblea regionale sarda per la IV e V legislatura (dal 28 febbraio 1963 fino alle dimissioni del 26 marzo 1968). Consigliere d'amministrazione della Cassa nazionale forense dal 1957 al 1964, venne eletto nel 1968, pochi mesi prima della morte, al Consiglio Superiore della Magistratura.

Il Rotary Club di Iglesias il 13 maggio 1995, Presidente Aldo Barletta pubblica la versione italiana del Volume Numero 20 (424 pagine; 76 illustrazioni; 51 Tavole; 37 figure) del “THE AMERICAN JOURNAL OF HYGIENE”: “Il Progetto Sardegna, un esperimento di eradicazione del vettore indigeno della malaria”, a cura di John Logan, pubblicato in inglese dalla Rockfeller Foundation nel Febbraio 1953. Prefazione Dean Rusk.

Attenti a ogni gesto di altruismo e impegno sociale, i rotariani del Distretto 2080 hanno deciso di restituire memoria al protagonista rotariano di una delle più esaltanti azioni di solidarietà umana del secolo scorso istituendo un Premio da assegnare, nel nome e nel ricordo di Raffaele Sanna Randaccio, a persone singole o Enti o Associazioni che per quanto fatto o hanno intenzione di fare meritino la gratitudine della società.

I candidati al riconoscimento, denominato “Premio Raffaele Sanna Randaccio per la solidarietà sociale”, verranno individuati tra: Uomini, donne, Enti o Associazioni che, attraverso studi, ricerche scientifiche, progetti, attività professionale o di volontariato, o di assistenza, abbiano l’obiettivo di rendere migliori le condizioni di vita, di salute, giuridiche, artistiche, morali o ambientali di singoli componenti delle fasce deboli e svantaggiate o dell’intera comunità.

 

Programma


“Il Rotary è uno stile di vita. Uno stile di vita buono, naturale, completo e pieno di amicizia. Il mondo è pieno di potenziali rotariani, ce ne sono molti che mi stanno ascoltando. Amico mio, se tu hai nel cuore amore per il prossimo, tu sei un potenziale rotariano”

Paul Harris — Convention di Boston 1933