Care Amiche e cari Amici
eccomi di nuovo a voi con la mia lettera del mese.

Desidero innanzitutto ricordare, rivolgendogli un affettuoso pensiero, il nostro amatissimo PDG Filippo Maria Pirisi, scomparso il 16 febbraio scorso.
Lascia, in tutti noi ed in tutti quelli che lo hanno conosciuto, un grande vuoto ma di Filippo ognuno di noi porterà un ricordo indelebile di grande rotariano e di un vero signore.
Ciao Filippo.

Non è facile riprendere a scrivere, ma siamo arrivati al mese di marzo, dopo aver trascorso un febbraio importantissimo per il Rotary, e particolarmente intenso per le attività nelle quali sono stata impegnata.
Il mese di febbraio è stato caratterizzato dalla ricorrenza del 113° anno della fondazione della nostra Associazione che, come tutti sappiamo, risale al 23 febbraio 1905 quando Paul Piercy Harris, si incontrò a Chicago con tre suoi amici per parlare di servizio in favore di comunità bisognose, e di fatto quella data e quella riunione vengono considerate la costituzione del primo Rotary Club della storia.

Il nostro Distretto ha voluto celebrare questa ricorrenza con tre iniziative, che sono state precedute, il 10 febbraio, dall'importante Forum con ospiti internazionali organizzato a Cagliari sul NGSE dall'infaticabile Luciano Di Martino.
La prima iniziativa celebrativa del compleanno del Rotary in ordine di tempo si è svolta in Sardegna il 17 Febbraio nel corso di un applauditissimo concerto al Teatro Lirico di Cagliari, dal titolo "MUSICHE DA FILM", dove le più celebri colonne sonore, sono state eseguite ed interpretate dal Maestro di piano Giuseppe Maggiolo Novella e dal Quartetto Sardó con il soprano Vittoria Lai, ai quali va il nostro grazie per essersi esibiti a titolo gratuito. La serata è stata supportata da una buona partecipazione di pubblico ed il ricavato, di cui vi informerò, andrà ad unirsi agli 11.000 euro raccolti nella serata svoltasi a Fiuggi il 24 Ottobre scorso, dedicata alla WORLD Polio Day, che hanno alimentato il Fondo POLIO.

Il secondo evento si è tenuto a Roma, nella prestigiosa cornice del Palazzo Ferrajoli, dove il 22 febbraio si è svolto il ROTARY DAY GALA DINNER, pure destinato ad alimentare una raccolta fondi in favore della Rotary Foundation, segnatamente al Fondo Polio ed al Fondo Annuale.

La gustosa e proficua serata è stata realizzata grazie alla disponibilità a prestare la loro opera gratuita di ben 9 ristoratori della zona d Anzio e Nettuno, e di Iside de Cesare, chef una stella Michelin, che ha condiviso la finalità e lo spirito della serata.
Queste attività si sono potute realizzare, anche stavolta, grazie all'iniziativa ed all'impegno costante e straordinario degli amici rotariani che compongono le Commissioni Distrettuali "Polio" e "Raccolta Fondi", ma hanno anche generosamente collaborato e dato il loro supporto gli Assistenti e tutto lo staff della Commissione Eventi.

Tutti hanno servito con l'impegno e la professionalità che gli dobbiamo riconoscere, testimoniando, con il fare, lo spirito rotariano. Ringrazio tutti di cuore anche da queste righe, così come ringrazio i Soci rotariani, i Presidenti e gli amici che ci hanno fatto compagnia durante la bella serata.

"PARLIAMO DI PACE" questo il tema che è stato invece trattato la mattina del 23 Febbraio , nella sala Vanvitelli presso l'Avvocatura dello Stato, in Roma.

Sappiamo bene che una delle cause più importanti per cui si batte il Rotary da sempre è quella di promuovere la pace nel mondo.

Non ci poteva essere perciò tema più adatto per celebrare il ROTARY DAY di quello che sarà il tema della Conferenza Presidenziale Internazionale del 28 aprile p.v. a Taranto , alla presenza del nostro Presidente Internazionale Ian RISELEY.

Una mattinata indimenticabile, celebrativa di uno degli scopi precipui del Rotary International : essere costruttori di pace.

Ne abbiamo parlato con un parterre di relatori, coordinati da Francesco Birocchi, che ci hanno testimoniato il processo volto al perseguimento della pace: fra essi Abdelaziz Essid, il rappresentante del "Quartetto del dialogo"- Premio Nobel 2015 per la Pace, al quale la platea ha dedicato una standing ovation.

E' stato veramente un bell'appuntamento con una mattinata densa di significati che fanno la differenza.
Un particolare grazie va, su tutti, a Camilla, Rossella, Marisa, Giovanna, Letizia, Anna Maria e a Rebecca con un abbraccio affettuoso.

Cari amici, vi confesso che sono stati giorni particolarmente intensi, nell'impegno e nelle emozioni, tali che non mi hanno lasciato il tempo di essere con voi con la mia lettera del mese di febbraio : questa perciò è, in via straordinaria, bimestrale .
Febbraio è, nel calendario rotariano, il mese dedicato alla pace nel mondo, Marzo è invece dedicato all'acqua ed alle strutture igienico sanitarie: come di consueto allego a questa lettera entrambe le riflessioni del nostro amico Mario Virdis ed anche i messaggi del nostro Presidente Internazionale Ian Riseley .

Fra le ricorrenze da ricordare, in questo mese, i 50 anni del Rotaract, nostri partner nel servizio a favore delle comunità. Celebreremo questo evento nel corso di una iniziativa da loro organizzata per il prossimo 10 marzo.
Ma vi ricordo anche che sul sito distrettuale trovate pubblicato il Bando di concorso per l'attribuzione del Premio Galilei Giovani, patrocinato, oltre che dal nostro Distretto, dalla Fondazione Premio Galilei.

Vi lascio con un' appendice sui prossimi appuntamenti, già presenti nell'agenda distrettuale consultabile sul sito, perché salviate le date e si evitino sovrapposizioni.
Cari amici buon Rotary e, come sempre, proseguiamo uniti il nostro servizio nel Rotary, per fare la differenza!!

Forza Paris!

 

Prossimi appuntamenti di questa annata rotariana, di cui avete già ricevuto riferimenti precisi da tempo, (vedi anche il sito del distretto:www.rotary2080.org) ; di altri, per i quali conto su una vostra numerosa partecipazione, li riceverete per tempo:

- 6 aprile Forum sulla " Legalità e cultura dell'Etica".
- 8 aprile, sperando che il tempo ci sostenga, ma anche in caso di pioggia ci saremo e testimonieremo nel corso della Roma Run Fun for Polio "La stracittadina", (cammineremo per 4 km al nostro passo), la nostra voglia di estinguere la polio.
Al riguardo avete ricevuto apposite comunicazioni ed ulteriori informazioni le reperite comunque sul sito del Distretto.
- 28 aprile Conferenza presidenziale internazionale di Taranto sulla pace.
- 25/27 maggio Congresso Distrettuale, in Sardegna (a breve le proposte di partecipazione).
- 23/27 giugno Congresso Internazionale di Toronto.

 

FEBBRAIO ROTARY: IL MESE DEL NOSTRO COMPLEANNO, DEDICATO ALLA PACE NEL MONDO.

Cari amici,
Credo che nessun altro mese dell’anno sarebbe risultato più adatto per essere dedicato alla pace nel mondo: Febbraio è il mese della nascita del Rotary! L’anelito della pace, la ricerca della prevenzione e della risoluzione dei conflitti esistenti nel mondo, sono da sempre l’obiettivo che il Rotary si è posto fin dai primi anni della sua esistenza. Se è vero che l’amicizia è sempre stata uno dei pilastri fondamentali del nostro essere rotariani, è proprio attraverso di essa che possiamo raggiungere l’obiettivo di arrivare, finalmente, alla pace nel mondo. Noi rotariani ne siamo stati sempre convinti, ci abbiamo creduto e continueremo a crederci, così come ci credeva oltre un secolo fa il nostro fondatore Paul Harris.

Nel suo libro di memorie “La mia via verso il Rotary”, troviamo con chiarezza questo suo convincimento. Ecco un brano tratto dal libro. "Mia moglie Jean ed io pensiamo di essere stati particolarmente fortunati per aver avuto la possibilità offertaci dal Rotary di godere dell'amicizia di migliaia di uomini di molte nazioni e divenire così consapevoli del fatto che il concetto di "Pace sulla terra agli uomini di buona volontà", non rimarrà solo un sogno..." (P.H. ne "La mia strada verso il Rotary").

Fin dai primi anni della sua esistenza il Rotary dedicò i suoi sforzi alla pacificazione dei Popoli. Già nel 1921, durante la Convention Internazionale di Edimburgo in Scozia (la prima che si teneva fuori dal Nord America ed alla quale parteciparono oltre 2.500 rotariani), fu stabilito che lo scopo principale del Rotary diventava l’Azione Internazionale, non più quella locale, diventando una delle 4 vie d’azione. Amici, oggi ciascuno di noi può rendersi conto dell’importanza di questa iniziativa leggendo il nostro “Manuale di Procedura” che, nel quarto punto dello “scopo del Rotary”, ribadisce che il fine principale della nostra Associazione è: “Promuovere l’intesa, la tolleranza e la pace tra i popoli attraverso un’associazione internazionale di professionisti ed imprenditori uniti dall’ideale del servire”.

Ebbene, come possiamo noi rotariani oggi, nel terzo Millennio, proseguire nella strada intrapresa, cercando quella pace così agognata e così difficile da raggiungere? Le opportunità di service certamente non mancano! Una delle nostre prime azioni è sostenere la Rotary Foundation, impegnata costantemente in favore della pace, attraverso tutta una serie di iniziative; dai Centri Rotariani di studi internazionali ai programmi educativi ed umanitari portati avanti unitamente al Rotary. L’investimento, e quindi la maggiore attenzione, è riferita alle nuove generazioni, con borse di studio, scambi di gruppi di studio, scambio giovani, tutti veicoli capaci di portare maggiore conoscenza e comprensione fra i giovani: uomini e donne dei più diversi Paesi, creando amicizia e scambi culturali, sicure premesse per il raggiungimento della pace.

La pace nel mondo potrà essere raggiunta solo percorrendo la strada dell’incontro tra popoli diversi, in particolare da parte delle nuove generazioni. Dare un futuro migliore ai giovani di tutto il mondo attraverso gli scambi culturali, significa creare dialogo, amicizia, comprensione, accettazione, rispetto degli uni verso gli altri, facendo sì che, domani, il mondo possa diventare davvero un unico villaggio globale.

Febbraio, dunque, cari amici, è un mese davvero speciale! Proprio in questo mese Paul Harris, insieme ai suoi primi amici-soci, nel lontano 23 Febbraio del 1905 diede vita al primo Rotary club, quello di Chicago. Sono passati 113 anni da quel giorno e anche quest’anno tutti i rotariani, in qualsiasi parte del mondo si trovino, festeggeranno con orgoglio il compleanno numero 113.

Cari amici, festeggiare il compleanno del Rotary sarà anche festeggiare noi stessi, parte integrante della grande famiglia rotariana. Il nostro cammino continua e, con determinazione, continueremo con orgoglio a portare avanti il nostro “servizio” nei confronti di chi è stato meno fortunato. È con il contributo di tutti i club del mondo che si potrà arrivare al raggiungimento della tanto agognata pace. Voglio ricordare, in chiusura di questa mia riflessione, quanto detto dal nostro fondatore Paul Harris in un discorso pronunciato nel 1940. Ecco le sue parole: “Non esito ad affermare che la pace del mondo diventerà permanente se sarà costruita sull’amicizia, sulla tolleranza e l’utilità.”

Amici, quest’anno viviamo il nostro ‘service’ all’insegna del motto “Il Rotary che fa la differenza”. Se vogliamo farla davvero questa differenza, se orgogliosamente intendiamo differenziarci dai tanti anonimi che tiepidamente vivono la loro esistenza ignorando gli altri, allora distinguiamoci e, tutti insieme, continuiamo a lottare per un mondo migliore, per un mondo di pace!

Forza Paris”!

Mario

 

MARZO, MESE DEDICATO DAL ROTARY ALL’ACQUA, ELEMENTO INDISPENSABILE ALLA NOSTRA SALUTE.

Cari amici,
Che l’acqua potabile sia uno dei beni primari per la vita sulla terra è qualcosa di indiscutibilmente scontato, anche se per mille ragioni, come purtroppo spesso accade, non è così ovunque. “Sorella acqua”, come San Francesco d’Assisi la volle definire nel suo notissimo “Laudato sii, mi’ signore…”, è nel mondo un bene più prezioso dell’oro, elemento da rispettare e da non sprecare, ma utilizzabile solo se pulito, non inquinato. Eppure nel mondo sono tanti i luoghi della terra dove non solo l’acqua è carente, ma anche mancante di questo requisito essenziale.

Pur essendo la superficie della terra occupata per più del 70% dall’acqua, la specie umana crescendo e moltiplicandosi ha dovuto affrontare il problema del suo approvvigionamento per potersi garantire la sopravvivenza, soprattutto nelle zone dove non abbondava né in quantità né in qualità. L’acqua pulita, pur essendo un diritto umano fondamentale, spesso è negata a molti. Ci sono nel mondo 750 milioni di persone che non hanno acqua potabile e 2,5 miliardi che non hanno accesso ai servizi igienici. Le conseguenze sono tragiche: quasi 1.400 bambini muoiono ogni giorno per malattie causate dalla mancanza di acqua e di strutture igienico-sanitarie.

Proprio per questo per il Rotary il problema acqua potabile, unitamente a quello dell’esistenza di adeguate strutture igienico-sanitarie, costituisce una delle 6 aree di intervento primario, insieme alla Pace e prevenzione dei conflitti, alla Prevenzione e cura delle malattie, alla Salute materna e infantile, allo Sviluppo economico e comunitario e all’Alfabetizzazione. Per quanto riguarda l’acqua, il Rotary aderisce anche alla “Giornata mondiale dell’acqua”, istituita dall’ONU nel 1992, ricorrenza che viene celebrata ogni anno il 22 Marzo.

Nel Rotary la grande importanza rivestita dall’acqua fu ribadita anche in occasione della Conferenza Presidenziale del 2011, tenutasi ad Assisi il 17 Aprile di quell’anno con il titolo “Sorella Acqua”, che fu svolta alla presenza del Presidente Internazionale Ray Klinginsmith; nell’occasione venne stilata e firmata la Carta Rotariana dell’Acqua, che termina con queste parole: “Il Rotary International non conosce frontiere. L’acqua è un bene comune che non deve conoscere frontiere. L’azione dei rotariani è ispirata alla cooperazione internazionale, così da rendere l’acqua disponibile a tutti gli esseri umani indipendentemente dalla loro razza, età, sesso, classe, reddito, nazionalità e religione”.

Amici, obiettivo del Rotary è quello di avere un Mondo più pulito e quindi più vivibile, nel pieno rispetto dell’applicazione dell’articolo 25 della Dichiarazione Universale dei diritti dell’Uomo, che recita: “L’acqua è il più importante elemento necessario affinché a ognuno sia assicurato il diritto umano universale a un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia”.

Cosa può fare oggi il Rotary, in particolare attraverso la sua fondazione, per contribuire a soddisfare queste esigenze primarie che continuano a restare insoddisfatte? Innanzitutto incoraggiare e sostenere la Comunità internazionale, affinché le acque del pianeta siano adeguatamente protette e nessuno sia escluso o discriminato nell’uso di questo bene. Poi, operare attraverso i club e i rotariani con interventi mirati, portando direttamente nei luoghi bisognosi il suo possibile aiuto. Certo non può realizzare un’immensità di opere idriche e sanitarie per soddisfare i bisogni di tutti, ma può studiare, costruire e mettere in atto le migliori soluzioni possibili da adottare nei contesti più carenti.

I progetti portati avanti finora dal Rotary non solo sono risultati efficienti ma anche duraturi, in grado di soddisfare sia i bisogni immediati che garantire quelli futuri; sì, perché il Rotary non si è limitato a realizzare le opere, ma ha anche contribuito a formare e istruire le popolazioni locali, che poi potranno utilizzarle anche in seguito. È in questo modo che il Rotary svolge un qualificato servizio in favore dell’Umanità, distinguendosi dagli altri, operando in modo concreto: insomma, “facendo la differenza”.
Gli scienziati, nelle loro previsioni, ritengono che dal 2025 metà della popolazione mondiale soffrirà di gravi carenze idriche. La crescita demografica prevista ipotizza che nel 2050 il pianeta dovrà sfamare circa 10 miliardi di persone, per cui va da sé che il problema di oggi non potrà che aggravarsi. Queste previsioni rendono ancora più attuale il noto intervento di Papa Francesco che ha ribadito che “l’acqua è l’elemento più essenziale”, e che il futuro dell’umanità dipenderà dalla nostra capacità di custodirlo e di condividerlo.

Proprio per le ragioni prima indicate il Rotary International continua a stimolare i nostri club e tutti noi rotariani ad intraprendere valide iniziative che possano contribuire a risolvere un problema di così vitale importanza. Dobbiamo mettere in campo piccoli e grandi progetti idonei a fornire acqua potabile anche a villaggi lontani dalla nostra civiltà. Lo possiamo fare riunendoci in gruppi di club, sostenuti dal Distretto e dalla Rotary Foundation.
“Fare la differenza”, cari amici, vuol dire anche e soprattutto questo. Allora facciamola questa differenza, tutti insieme, uniti nel motto che il nostro Governatore Salvina ci ha dato fin dal primo giorno di quest’anno: Forza Paris!

Buon Rotary a tutti Voi!

Mario

 

Messaggi del Presidente

Ian H.S. Riseley

Presidente 2017-18

 

Febbraio 2018

Centotredici anni fa, in questo mese, i quattro soci fondatori del Rotary tennero la prima riunione di club. Non ne esistono i verbali, ma possiamo essere quasi certi che non si parlò di servizio: fu solo negli anni seguenti che il club cominciò a occuparsi dei bisogni della comunità.

La riunione si svolse non in un albergo o in un ristorante, ma nell'ufficio di uno dei soci e, per quanto ci risulta, senza programmi e annunci, rapporti sulle commissioni, relatori e tessere. Lontana dai criteri con cui oggi definiamo le nostre riunioni, si rivelò invece, come ben sappiamo, la riunione più produttiva nella storia del Rotary.

Oggi come nel 1905 molti di noi cercano nel Rotary le stesse qualità che cercava Paul Harris: amicizia, connessioni e un senso di appartenenza. Ma il Rotary offre molto di più oggi che non nei primi tempi. Con 1,2 milioni di Rotariani possiamo sentirci a nostro agio non solo in un gruppo limitato di persone simili a noi, ma anche nella diversità demografica dei nostri club, oltre i confini delle nostre comunità, nel mondo intero. Oggi grazie al Rotary possiamo connetterci in modi che Paul Harris non si sarebbe mai immaginato quella lontana sera di febbraio. Non solo possiamo visitare qualsiasi Paese in cui vi sia un Rotary club e sentirci a casa, ma possiamo fare la differenza in tutti i luoghi in cui il Rotary è presente.

Nei 113 anni trascorsi da quella prima riunione il Rotary è diventato ben più grande e demograficamente diverso dal concetto iniziale dei suoi fondatori. Ci siamo trasformati da un'organizzazione omogenea di soli uomini in un'organizzazione che accoglie uomini e donne di tutte le culture. Siamo diventati un'organizzazione che privilegia il servizio, come indica il nostro motto del "servire al di sopra di ogni interesse personale". E siamo un'organizzazione che non solo è in grado di cambiare il mondo ma che ha già dimostrato di saperlo fare, come prova il nostro impegno nell'eradicazione della polio.

Nessuno di noi sa che cosa riserverà il futuro al Rotary. Spetta a tutti noi continuare a consolidare le fondamenta costruite per noi da Paul Harris e dai suoi amici, rafforzando il legame di servizio e amicizia attraverso la consapevolezza che Il Rotary fa la differenza.

 

Messaggi del Presidente

Ian H.S. Riseley

Presidente 2017-18

 

Marzo 2018

Questo mese ricorre il 50esimo anniversario dalla fondazione del primo Rotaract club, nel 1968. In questo numero speciale di Rotaract, potrete conoscere alcuni ragguardevoli Rotaractiani da tutto il mondo, e conoscere alcuni degli incredibili modi in cui stanno facendo la differenza.

Nel corso del mezzo secolo dalla nascita di Rotaract, il mondo ha subìto enormi cambiamenti, e i giovani hanno avvertito il più grande impatto da questi cambiamenti: la crescita della tecnologia e dell'economia dell'informazione, la diffusione dell'istruzione e la grande influenza dell'internet. Quando il Rotaract è stato fondato, sarebbe stato impensabile per un adolescente, o un ventenne, diventare un imprenditore o CEO. Oggi, i giovani hanno una capacità di successo senza precedenti, e il Rotary ha bisogno delle loro idee e del loro entusiasmo come non mai.

Per molti anni, il Rotary ha fatto un disservizio al Rotaract nel considerare i giovani e i programmi per giovani semplicemente come precursori dell'effettivo del Rotary, e non come programmi validi e produttivi di per sé. I Rotaractiani, però, sono veri partner del service del Rotary.

Oggi, circa duecentocinquantamila Rotaractiani servono in oltre 10.000 club, in quasi ogni Paese dove esiste un Rotary club. L'impatto del loro service è particolarmente importante se paragonato alle loro risorse. I Rotaractiani ottengono enormi risultati con fondi a disposizione molto inferiori a quelli di un Rotary club medio. La loro energia e visione portano qualcosa di meraviglioso alla nostra famiglia Rotary e alle nostre comunità, e noi l'apprezziamo molto.

Nonostante questo, solo il 27 per cento dei Rotary club patrocina un Rotaract club, una cifra che continua a rimanere stabile da tempo. Inoltre, sono troppo pochi i Rotaractiani che dopo si affiliano al Rotary. Mentre celebriamo questo anniversario insieme al Rotaract, desidero incoraggiare tutti i club a sponsorizzare un Rotaract club, o a rafforzare i loro legami con i club che hanno già sponsorizzato. Programmate riunioni congiunte regolarmente, organizzate progetti di service insieme, e contattate i Rotaractiani, non solo per chiedere di assistervi, ma per sapere come collaborare. Imparate a conoscere i vostri Rotaract club e i loro soci, e fate sapere a ogni Rotaractiano che c'è un Rotary club che li aspetta per dar loro il benvenuto.

Per mezzo secolo, il Rotaract ha fornito ai giovani un modo per trovare connessioni con le loro comunità e lo stesso valore di service che i Rotariani trovano in Rotary. I Rotaractiani sono la nostra connessione al Rotary del futuro, aiutandoci nel contempo a edificare il Rotary d'oggi.

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“Il Rotary è uno stile di vita. Uno stile di vita buono, naturale, completo e pieno di amicizia. Il mondo è pieno di potenziali rotariani, ce ne sono molti che mi stanno ascoltando. Amico mio, se tu hai nel cuore amore per il prossimo, tu sei un potenziale rotariano”

Paul Harris — Convention di Boston 1933