Carissimi Amici,
abbiamo trattato, da pochi giorni, per l’annuale Forum Legalità, il tema dei Diritti Umani dal titolo: “Il Rispetto della persona con l’educazione ai valori e ai sentimenti come contrasto alla violenza e alla violazione dei Diritti Umani”.

Oggi sono pronta a scrivere la mia abituale lettera mensile sull’argomento che caratterizza il mese di aprile: Salute Materna e Infantile. È un tema che mi fa riflettere non poco.

Non è forse una violazione dei diritti umani negare la possibilità ad un bambino di vivere la sua vita in maniera accettabile?

Non è forse la violazione di un diritto far vivere ad una mamma lo straziante momento della morte di un figlio di pochi anni per malnutrizione o per uso di acqua infetta? Oppure in seguito a malattie come morbillo, tubercolosi, polmonite, malaria, HIV o semplicemente scarsa assistenza medica, in condizioni igienico-sanitarie inadeguate …?

Tutto questo è un’insopportabile negazione di un Diritto Umano inalienabile: …il diritto alla vita, ad una vita dignitosa che valga la pena di essere vissuta.

La mortalità dei bambini è soprattutto legata ad una serie di cause che quasi sempre nascono dalla povertà e dall’ingiustizia sociale: vero è che i bambini nati in situazioni di indigenza hanno quasi il doppio delle probabilità di morire prima dei 5 anni rispetto ai bimbi che nascono da famiglie più agiate. Dunque, non c’è alcun dubbio che questo doloroso fenomeno sia legato, strettamente legato, alla povertà e alla scarsa considerazione dei diritti umani delle donne.

Infatti tra i programmi che la Rotary Foundation sostiene, conscia che la maggior parte dei decessi materni infantili possa essere evitata, c’è la formazione igienico-sanitaria delle mamme nei Paesi in fase di sviluppo.

Rotariani di tutto il mondo includono nelle loro azioni di solidarietà sociale la formazione e l’informazione delle mamme sulla prevenzione e l’insorgenza di molte malattie: insegna loro, ad esempio, come tenere sotto controllo la salute dei propri figli e come impedire la trasmissione di malattie esantematiche…

Dunque il Rotary è da sempre in prima fila nel raggiungimento di traguardi importanti legati alle donne e ai loro figli, valorizzando, attraverso l’istruzione, la sacralità della maternità.

E noi? Noi, cosa possiamo o vogliamo fare?

Ricordo quanto realizzammo qualche anno fa in Egitto, unendo gli sforzi di 4 Club romani e programmando l’iniziativa, su più anni, in una delle zone più disagiate del mondo con l’aiuto di un Club locale: bene, riuscimmo, con il sostegno della Rotary Foundation, ad attrezzare un intero Reparto di ostetricia e ginecologia che in 10 anni ha consentito una natalità assistita a centinaia di bambini e un sostegno alle loro mamme.

Tutte le volte che si trattano questi temi, vengono fuori ogni sorta di diagrammi e di statistiche che vivono di numeri e di tabelle… quelle tabelle e quei numeri non sono mai numeri fine a se stessi…

Essi ci riguardano molto più da vicino di quanto non si possa immaginare… riguardano la nostra stessa identità di esseri umani...

Ed è proprio su questo modo opinabile di fare informazione legato a tabelle e a numeri che un alto Dirigente delle Nazioni Unite si è espresso così: “Ridurre le ineguaglianze sociali assistendo i neonati, i bambini e le madri, maggiormente vulnerabili, è essenziale per il raggiungimento degli auspicabili obiettivi di “sviluppo sostenibile”: si pone così fine alle morti infantili prevedibili ma soprattutto si è certi che nessuno venga lasciato alla sua sorte…”

Riflettiamoci tutti,

Vi abbraccio,

Patrizia

Torna Indietro

“Il Rotary è uno stile di vita. Uno stile di vita buono, naturale, completo e pieno di amicizia. Il mondo è pieno di potenziali rotariani, ce ne sono molti che mi stanno ascoltando. Amico mio, se tu hai nel cuore amore per il prossimo, tu sei un potenziale rotariano”

Paul Harris — Convention di Boston 1933