Cari amici Rotariani,

sono stato al RC Roma per la visita ufficiale. Ho potuto apprezzare la solida struttura rotariana del Club decano del Distretto e i numerosi progetti in corso e in programma. Fra poco girerà la boa dei 100 anni: ho espresso i miei complimenti più sentiti per essere arrivati a questa età in ottima forma.
Insieme a Daniela ho passato delle splendide ore di vita rotariana con il Club di Rieti che, in occasione del settantesimo anniversario, ha celebrato con giusto orgoglio l’amicizia rotariana e i bei progetti che hanno caratterizzato tutta la sua lunga vita, di cui mi sono congratulato.
Ringrazio entrambi i Club per l’affettuosa accoglienza che ci hanno riservato. È bello sentirsi Rotariani fra Rotariani.

Ottobre, nel calendario rotariano, è il mese dello sviluppo economico e delle comunità.
Come sapete, questa è una delle sei aree d’intervento della Rotary Foundation. Parlarne oggi, con l’emergenza delle migrazioni epocali in corso, dall’Africa ai Paesi del Medio Oriente e dell’Europa Orientale coinvolti dalle guerre, è appropriato.
Sempre più spesso vengono enunciati i principi dell’Etica della Solidarietà: siamo sollecitati ad agire sulle conseguenze delle contraddizioni dello sviluppo, sulle privazioni e sulle sofferenze che colpiscono tanta parte della popolazione mondiale.
Sono principi sacrosanti, che fanno leva sulla solidarietà umana che deve sempre ispirarci, ma anche se vogliamo essere pragmatici, è nostro diretto interesse, per molti motivi, agire nelle comunità più povere per sopperire ai bisogni primari e poi creare condizioni di sviluppo sostenibile e offrire dignitose condizioni di vita.
Il Rotary sostiene da sempre che, piuttosto che fare l’elemosina, è più utile creare le condizioni perché l’elemosina non sia più necessaria.
Si potrebbe, a ragione, dire che l’Azione Professionale sia stata la molla di partenza dell’attività rotariana nel mondo. Essa ci differenzia tra le Associazioni nate per fare del bene: mettendo a disposizione delle Comunità (dovunque: nel territorio e nei Paesi dove serve) le nostre diverse capacità professionali unite ai nostri comuni valori, abbiamo la possibilità di servire su scala più grande e in maniera più efficiente.
Ottobre, in passato, era il mese dell’Azione Professionale. Non c’è discontinuità nel cambiamento: la nostra capacità di azione professionale è lo strumento con cui siamo capaci di migliorare lo sviluppo economico delle comunità. Possiamo operare con particolare incisività, rendendo
disponibile il nostro “saper fare” e, soprattutto, il “saper essere” che ci qualifica. La nostra diffusione capillare ci consente di comprendere i problemi locali e di concepire delle soluzioni, che non sono uguali dappertutto, mentre la nostra dimensione globale ci consente di coinvolgere persone e organizzazioni che, insieme, possono mirare a raggiungere grandi obbiettivi con mezzi efficaci. Mettendo insieme la nostra struttura, le nostre variegate professionalità e la nostra presenza nei vari settori dell’attività umana, possiamo cambiare la vita di molte persone in modo duraturo.
In questo momento è di importanza prioritaria esportare la nostra Azione Professionale nei Paesi dove la povertà costringe le popolazioni a trovare altre sponde, nei Paesi dove fuggire è diventata una necessità, perché il tessuto economico e sociale è stato distrutto.

Vi lascio con questo pensiero: valorizziamo la nostra capacità professionale, otterremo risultati di cui essere orgogliosi.

Un abbraccio: vi aspetto tutti al Sistina il 24.
Facciamo Rotary per bene per il bene,

Cari amici Rotariani,

sono stato al RC Roma per la visita ufficiale. Ho potuto apprezzare la solida struttura rotariana del Club decano del Distretto e i numerosi progetti in corso e in programma. Fra poco girerà la boa dei 100 anni: ho espresso i miei complimenti più sentiti per essere arrivati a questa età in ottima forma. 
Insieme a Daniela ho passato delle splendide ore di vita rotariana con il Club di Rieti che, in occasione del settantesimo anniversario, ha celebrato con giusto orgoglio l’amicizia rotariana e i bei progetti che hanno caratterizzato tutta la sua lunga vita, di cui mi sono congratulato. 
Ringrazio entrambi i Club per l’affettuosa accoglienza che ci hanno riservato. È bello sentirsi Rotariani fra Rotariani.

Ottobre, nel calendario rotariano, è il mese dello sviluppo economico e delle comunità.
Come sapete, questa è una delle sei aree d’intervento della Rotary Foundation. Parlarne oggi, con l’emergenza delle migrazioni epocali in corso, dall’Africa ai Paesi del Medio Oriente e dell’Europa Orientale coinvolti dalle guerre, è appropriato. 
Sempre più spesso vengono enunciati i principi dell’Etica della Solidarietà: siamo sollecitati ad agire sulle conseguenze delle contraddizioni dello sviluppo, sulle privazioni e sulle sofferenze che colpiscono tanta parte della popolazione mondiale. 
Sono principi sacrosanti, che fanno leva sulla solidarietà umana che deve sempre ispirarci, ma anche se vogliamo essere pragmatici, è nostro diretto interesse, per molti motivi, agire nelle comunità più povere per sopperire ai bisogni primari e poi creare condizioni di sviluppo sostenibile e offrire dignitose condizioni di vita.
Il Rotary sostiene da sempre che, piuttosto che fare l’elemosina, è più utile creare le condizioni perché l’elemosina non sia più necessaria.
Si potrebbe, a ragione, dire che l’Azione Professionale sia stata la molla di partenza dell’attività rotariana nel mondo. Essa ci differenzia tra le Associazioni nate per fare del bene: mettendo a disposizione delle Comunità (dovunque: nel territorio e nei Paesi dove serve) le nostre diverse capacità professionali unite ai nostri comuni valori, abbiamo la possibilità di servire su scala più grande e in maniera più efficiente. 
Ottobre, in passato, era il mese dell’Azione Professionale. Non c’è discontinuità nel cambiamento: la nostra capacità di azione professionale è lo strumento con cui siamo capaci di migliorare lo sviluppo economico delle comunità. Possiamo operare con particolare incisività, rendendo 
disponibile il nostro “saper fare” e, soprattutto, il “saper essere” che ci qualifica. La nostra diffusione capillare ci consente di comprendere i problemi locali e di concepire delle soluzioni, che non sono uguali dappertutto, mentre la nostra dimensione globale ci consente di coinvolgere persone e organizzazioni che, insieme, possono mirare a raggiungere grandi obbiettivi con mezzi efficaci. Mettendo insieme la nostra struttura, le nostre variegate professionalità e la nostra presenza nei vari settori dell’attività umana, possiamo cambiare la vita di molte persone in modo duraturo. 
In questo momento è di importanza prioritaria esportare la nostra Azione Professionale nei Paesi dove la povertà costringe le popolazioni a trovare altre sponde, nei Paesi dove fuggire è diventata una necessità, perché il tessuto economico e sociale è stato distrutto. 

Vi lascio con questo pensiero: valorizziamo la nostra capacità professionale, otterremo risultati di cui essere orgogliosi.

Un abbraccio: vi aspetto tutti al Sistina il 24.
Facciamo Rotary per bene per il bene,


 

Allegato: Lettera del mese di Ottobre del Presidente Internazionale

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“Il Rotary è uno stile di vita. Uno stile di vita buono, naturale, completo e pieno di amicizia. Il mondo è pieno di potenziali rotariani, ce ne sono molti che mi stanno ascoltando. Amico mio, se tu hai nel cuore amore per il prossimo, tu sei un potenziale rotariano”

Paul Harris — Convention di Boston 1933